News
Il nostro Francesco Amoresano interviene a caldo sui chiarimenti divulgati dall’Agenzia delle Entrate in materia di disciplina fiscale del trust (Circ. 34/2022) con altri prestigiosi esperti del settore.
“A distanza di oltre un anno dalla consultazione pubblica avviata nell’agosto 2021, l’Agenzia delle Entrate ha diramato importanti chiarimenti sulla disciplina fiscale dei trust, riconoscendo, sotto il profilo delle imposte indirette, che gli apporti nel trust di regola non sono tassabili, in quanto la segregazione in trust da parte del disponente è meramente provvisoria e non realizza un trasferimento di ricchezza.
Fa eccezione, a parere dell’Agenzia, il caso in cui i beneficiari del trust siano individuati con l’atto di trust e abbiano diritto di ottenere dal trustee il trasferimento di quanto loro spettante. Non rientrano in questa eccezione, dunque, i trust discrezionali, in cui i beneficiari non vantano diritti di credito verso il trust.
Sul fronte del monitoraggio fiscale, per i casi di trust esteri discrezionali, viene chiarito che potranno essere sanzionati i beneficiari residenti in Italia, in caso di omessa comunicazione di informazioni a loro note al momento della compilazione del quadro RW della dichiarazione“